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Chiesa di Plaus, Plaus in Val Venosta

Idropitture al silicato per interni per il nuovo luogo di culto.

dati

Luogo Dorf 1, 39025 Plaus

Costruttore Comune di Plaus

Progettazione Dr. ARCHITEKT ERWIN GERSTGRASSER, Naturno

Realizzazione Erwin Gögele, Rabland; Bonedil S.R.L., Dorf Tirol

  • La pianta geometricamente semplice del nuovo luogo di culto offre ora 150 posti a sedere.

    La pianta geometricamente semplice del nuovo luogo di culto offre ora 150 posti a sedere.

  • L’altare e il santuario sono sollevati di due gradini.

    L’altare e il santuario sono sollevati di due gradini.

  • Gli interni sono stati realizzati con materiali naturali come il pavimento in pietra naturale, il marmo e il legno, che donano un senso di semplicità discreta.

    Gli interni sono stati realizzati con materiali naturali come il pavimento in pietra naturale, il marmo e il legno, che donano un senso di semplicità discreta.

  • Tutti i settori del luogo di culto solo rivestiti con l’idropittura al silicato per pareti ELF 1807.

    Tutti i settori del luogo di culto solo rivestiti con l’idropittura al silicato per pareti ELF 1807.

  • In sinergia con la cupola scintillante di oro, la luce diurna trasmette l’impressione di un soffitto fluttuante.

    In sinergia con la cupola scintillante di oro, la luce diurna trasmette l’impressione di un soffitto fluttuante.

  • La luce diurna penetra nel luogo di culto attraverso i profili luminosi situati in alto.

    La luce diurna penetra nel luogo di culto attraverso i profili luminosi situati in alto.

  • I profili luminosi si estendono a tutto l’ambiente.

    I profili luminosi si estendono a tutto l’ambiente.

Con la sua torre campanaria romana e la navata gotica, la chiesa parrocchiale di San Ulrico a Plaus caratterizza fortemente il paesaggio. Tuttavia, questa chiesa risalente al XV secolo stava diventando troppo piccola per una popolazione che negli ultimi trent’anni è più che raddoppiata. Dopo che era stata a lungo vagliata l'ipotesi di una nuova costruzione, le cose hanno cominciato a muoversi a favore di un ampliamento nel 2013 con un concorso: il progetto piace perché la vecchia chiesa di San Ulrico e la nuova chiesa di Santa Monica, insieme al camposanto ampliato, costituiscono un tutt’uno estremamente riuscito. Pareti e soffitti del nuovo ambiente sacro sono stati rivestiti con il sistema al silicato di Brillux, che soddisfa gli elevati requisiti tecnici e acustici nonché il desiderio di un’estetica di pregio. Costruire una nuova chiesa oggigiorno è un evento estremamente raro. Dopo diverse false partenze, nel 2013 un concorso ha decretato la vittoria del progetto dell’arch. Erwin Gerstgrasser di Naturno, dando di fatto il via all’ampliamento. In occasione del successivo referendum, due terzi della popolazione hanno votato a favore della realizzazione del progetto; nel 2017 il vescovo diocesano ha inaugurato con grandi festeggiamenti la nuova chiesa dedicata a Santa Monica. 

Se la costruzione di una nuova chiesa è un fatto poco comune, l’idea di consacrarla a Santa Monica è stata non meno inusuale: una chiesa dedicata alla protettrice delle donne e delle madri costituisce un unicum in Alto Adige. La pianta geometricamente semplice del nuovo luogo di culto offre ora 150 posti a sedere. L’altare e il santuario sono sollevati di due gradini, l’altare risulta retroilluminato con la luce del giorno. L’interno è discreto ma di pregio. Il pavimento è decorato da pietra naturale marrone grigiastro, marmorizzata. Altare e pulpito sono stati realizzati in marmo bianco o marmo e legno. Il legno delle panche e delle porte crea caldi accenti cromatici e si armonizza con la tonalità marrone tendente al rossastro del pavimento in pietra naturale. Inoltre, la gestione della luce crea nell’ambiente un’atmosfera particolare: tramite profili luminosi situati in alto, la luce del giorno compie il proprio ingresso nel luogo di culto. Gli architetti hanno inoltre integrato una cupola luminosa nel tetto piano sopra l’altare. Per potenziare il valore simbolico di questo sguardo verso il cielo, la cupola è bordata d’oro: tutto questo, insieme ai profili luminosi, crea l’impressione che il soffitto fluttui. La croce di vetro creata dall’artista di Plaus Evelyn Kuppelwieser sulla parete dell’altare, con la sua sfumatura cromatica dal giallo oro al blu, passando per arancione e rosso, crea un legame con la cupola luminosa. 

Le luci LED dimmerabili consentono inoltre di illuminare le pareti in modo mirato. Le ulteriori lampade a soffitto installate conferiscono allo spazio una nota festosa. Per quanto riguarda la progettazione di interni, ci siamo concentrati sull’acustica, perché ogni parola pronunciata dal pulpito potesse essere compresa chiaramente in ogni punto del locale. Le pareti e soffitti acustici progettati hanno rappresentato una vera e propria sfida per quanto riguarda i rivestimenti, anche perché si desiderava ottenere un aspetto opaco intenso, di pregio.

Prodotti utilizzati